
L’impresa himalayana è del 1959, e sembra compiuta più da epigoni di Popper e Bobbio che da alpinisti, data la monocorde scaletta delle conversazioni in tenda: il comunismo e Dio. I dialoghi, per la lunghezza e la complessità, sembrano per altro ricostruiti a tavolino di recente piuttosto che recuperati da vecchi taccuini di pelle incrostata. Ed anche ammesso fossero stati di eccezionale interesse, sarebbe servita ben altra penna per farne letteratura. Insomma, un libro noioso.

Sciopero dei portatori Balti durante una spedizione (Ph. Fosco Maraini)
Fosco Maraini, che grazie a questo libro scopro (!) essere il padre di Dacia, forse la più importante scrittrice contemporanea. Uomo originale, profondo, libero, Fosco Maraini muore nel 2004 a 91 anni: “il giorno del suo funerale, solenne nella sua laicità, a Palazzo della Signoria a Firenze, una delle figlie ha dato lettura del messaggio che lui stesso aveva redatto tempo addietro”, un testamento spirituale lucido e sereno il cui fulcro è la critica della Rivelazione Puntuale; perché mai Dio dovrebbe essersi rivelato in un luogo determinato della Terra ed in un istante preciso nel Tempo?
Collegamenti:
Scrittore, etnologo, orientalista, alpinista, grande viaggiatore, questo è il suo sito ufficiale Il messaggio di addio di Fosco Maraini Il sito di arrampicata sportiva di Alessandro “Jolly” Lamberti |
Infine Franco Lamberti, il medico della spedizione, di cui apprendo che attualmente “è in pensione e come tutti i pensionati continua a lavorare. È andato in Giordania come medico volontario tra i beduini. Ha messo al mondo tre figli, di cui uno è più che un eccezionale alpinista”. Folgorazione: si tratta di Alessandro “Jolly” Lamberti, nella cui palestra, la Rock and Walls, da alcuni anni trascorro con dubbio profitto un paio di sere a settimana. Chiederò a Jolly, se possibile, di poterlo intervistare, il padre.
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(dicembre 2007)
Recensione di:
Castelli Gattinara, G., Viaggio in Himalaya. Marietti 1820 editore, 2007.
(regalato)